Il festival MIDDLE EAST NOW, appuntamento ormai imprescindibile per conoscere cinema e cultura dal Medio Oriente, si è concluso con una serata sold out e con l’assegnazione dei premi:“Middle East Now Audience Award 2022”, miglior film votato dal pubblico DAUGHTERS OF ABDUL-RAHMAN (Giordania, 2021) di Zaid Abu Hamdan; “Premio Cinema Iran e Afghanistan 2022” in memoria di Felicetta Ferraro; ALONG THE WAY (Iran, Turchia, 2022) di Mijke de Jong; “Premio Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore; BEIRUT DREAMS IN COLOR (Egitto, Libano, 2022) di Michael Collins; “BEST SHORT” Staff Award a WARSHA (Libano, Francia, 2022) di Dania Bdeir. Assegnata anche una menzione speciale del festival: “Middle East Now Special Mention” è andata al film iraniano A WORLD WAR III (Iran, 2022, 107’) di Houman Sayyedi.
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Si è concluso con successo il Middle East Now, il festival internazionale che vuol far conoscere a un pubblico sempre più numeroso le culture e le società del Medio Oriente più contemporanee, con una prospettiva che cerca di andare oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso vengono rappresentati, attraverso un programma multiforme di eventi, tra cinema, documentari, arte, mostre, musica, food, incontri e progetti culturali. Questa 13a edizione si è tenuta dal 4 al 9 ottobre 2022 al Cinema la Compagnia, al Cinema Stensen, al Museo Novecento Firenze e altre location della città, e in contemporanea sulla piattaforma La Compagnia/MYMOVIES
Un pubblico numeroso e appassionato – affollatissime tutte le serate, con diversi sold out e sale affollate anche nelle proiezioni pomeridiane e nelle matinée – ha seguito il ricco programma che ha proposto un viaggio cinematografico attraverso tutti i paesi dell’area mediorientale: 38 film in anteprima, personaggi forti e i temi dell’attualità nelle produzioni più recenti da Libano, Iran, Palestina, Siria, Egitto, Afghanistan, Israele, Marocco, Tunisia, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi, Yemen.
Grande partecipazione anche per l’opening della mostra BOUND NARRATIVES. A Photobook Library a cura di Roï Saade al MUSEO NOVECENTO, che fino al 23 ottobre presenta una curata selezione di libri di fotografia realizzati “dal” e “sul” Medio Oriente e Nord Africa da un’ampia varietà di autori e artisti di talento, con una molteplicità incredibile di prospettive, storie e visioni personali su quest’area del mondo.
“Un’edizione straordinaria, sotto tanti punti di vista – dicono i direttori del festival Lisa Chiari e Roberto Ruta – un programma intenso, pieno di spunti di riflessione, stimolati anche dai 28 ospiti provenienti da 10 diversi paesi del Middle East, che hanno condiviso con noi e con il pubblico moltissimo dei loro film e delle loro esperienze artistiche. E poi un pubblico appassionato, pieno di giovani, che ci ha seguito con grande interesse e si è immerso nel tema generale di questa edizione, “An Abstract of Home”. Perché ognuno di noi è alla continua ricerca di un senso di appartenenza e di “casa”: è un viaggio che ci accomuna tutti, a ogni latitudine, ancora di più in questo momento storico di grandi incertezze”.
Ecco tutti i premi assegnati durante la Closing Night che si è svolta ieri, domenica 9 ottobre, al Cinema La Compagnia.
Il “Middle East Now AUDIENCE AWARD 2022”, al miglior film votato dal pubblico, è andato a DAUGHTERS OF ABDUL-RAHMAN (Giordania, 2021, 112′), straordinaria opera prima del giovane regista Zaid Abu Hamdan presentata in anteprima italiana al festival – dramma tutto al femminile con protagoniste quattro sorelle molto diverse tra di loro, che si ritrovano dopo tanti anni per ricercare il padre improvvisamente scomparso – che ha appassionato ed entusiasmato il pubblico ed è stato accolto con uno scrosciante applauso finale.
Il “Premio Cinema Iran e Afghanistan 2022”, assegnato in memoria di Felicetta Ferraro, è andato a ALONG THE WAY (Iran, Turchia, 2022 80’) della regista olandese Mijke de Jong, film che vede protagoniste le gemelle afgane di 19 anni Zahra e Fatimah, che al confine tra Turchia e Iran perdono la famiglia, e per sopravvivere in un mondo ostile di contrabbandieri e spacciatori devono affrontare scelte e dilemmi che mettono a dura prova la loro relazione simbiotica e la loro coscienza. Ecco la motivazione della giuria composta da Mario Vitalone, Germana Rivi e Bianca Maria Filippini: “Senza nascondere le difficoltà, la brutalità, i pericoli e la solitudine che caratterizzano il percorso migratorio, il film ci restituisce con uno sguardo discreto e imparziale la storia di due giovani gemelle afgane che dall’Iran attraversano la Turchia per approdare in Grecia, in attesa di essere ricongiunte alla famiglia in Olanda. Un racconto epico nel quale si approda alla meta – quando possibile – profondamente cambiati, non solo per le condizioni del viaggio, ma anche per il lungo tempo impiegato. Ammirevole in questo racconto l’assenza di stereotipi, come quello per esempio della donna afgana velata, passiva e succube del genere maschile, incapace o impossibilitata a decidere il proprio destino. Ammirevole, inoltre, l’assenza di pregiudizi, come la gestione del fenomeno dell’immigrazione clandestina, illegale e quindi pericolosa ma non criminale, presentata qui come necessaria al percorso stesso. I fatti vengono messi in fila, così come si sono presentati, senza retorica e senza forzature facendoci immergere nella realtà drammatica di chi fugge in cerca di un mondo migliore”.
Il “Premio Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore conferito da OFF Cinema è andato a BEIRUT DREAMS IN COLOR (Egitto, Libano 2022, 28’) di Michael Collins. “Per il coraggio di raccontare una storia difficile e necessaria, in questo momento storico. Abbiamo scelto di premiare un documentario che racconta l’evoluzione e la lotta della comunità LGBT+ in Medio Oriente nell’ultimo decennio, con grande delicatezza ed empatia, attraverso la lente dolorosa ma allo stesso tempo gioiosa di una delle migliori band musicali della regione, i Mashrou Leila”.
Inoltre, OFF Cinema ha voluto assegnare anche una “Best OFF Special Mention” a THE BARTER (Iran, 2021, 20′) di Ziba Karamali e Emad Araad: “un ritratto di famiglia intimista – che per molti versi potrebbe svolgersi in qualsiasi parte del mondo – che offre una potente riflessione sulla segretezza, la (o le) verità e la paura di essere smascherati, in un momento particolarmente importante per l’Iran”.
E poi il “BEST SHORT Staff Award” al miglior corto o mediometraggio assegnato dallo staff del festival, che a questa edizione è andato al bellissimo WARSHA di Dania Bdeir (Libano, Francia, 2022, 16’). “Warsha riesce a raccontare con leggerezza, ma anche con notevole potenza visiva, una storia di ricerca di affermazione della propria individualità. È in questo caso la ricerca di uno spazio per essere sé stessi che diventa la protagonista di un viaggio dal basso verso l’alto, in cui la crescente vertigine, che lascia senza fiato e ci fa quasi tremare davanti allo schermo, si accompagna al senso di liberazione dai vincoli della società che non lascia spazio per muoversi come si vorrebbe. Il movimento come ballo, il respiro come canto, conquistati anche rischiando la propria vita, ci accompagnano letteralmente a mezz’aria, e lì si fanno testimoni di una libertà che, al di là di ogni giudizio, dovrebbe essere, semplicemente, umana.”
A questa 13° edizione il festival ha assegnato straordinariamente anche una “Middle East Now Special Mention”, la menzione speciale assegnata dalla direzione artistica e dal comitato di selezione, andata a WORLD WAR III di Houman Sayyedi (Iran, 2022, 107’), la storia estenuante ma incredibilmente avvincente di come una vittima della vita impari a imitare i suoi oppressori.
Con la seguente motivazione: “per l’originalità di un soggetto capace di ampliare l’orizzonte di una storia privata, che diventa strumento di comprensione universale degli equilibri di potere tra uomini, e di compassione nei confronti delle implicazioni morali che esso comporta. Perché forse, mai come oggi, è necessario che la finzione, e quindi il cinema, si prenda in carico il racconto di un presente sempre più irreale e ingiusto a livello globale, parlando a voce alta, proprio come fa Houman Seyyedi nel suo bellissimo film.”.
Infine, molto partecipati anche gli incontri, le presentazioni e i Festival Talk – Il Punto delle 19.30, con tanti ospiti d’eccezione al Cinema La Compagnia.
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