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Cinque giorni di sold out per la 15a edizione de lo schermo dell’arte. Oltre 6.000 gli spettatori tra proiezioni, talks e l’installazione di Rosa Barba

on novembre 23 | in Archivio 2021, In evidenza, News | by | with Commenti disabilitati

LO SCHERMO DELL’ARTE. Festival di cinema e arte contemporanea 15a edizione. Cinque giorni di sold out: oltre 6.000 gli spettatori per Lo schermo dell’arte, tra proiezioni, talks e l’installazione “Inside the Outset: Evoking a Space of Passage” di Rosa Barba. Con VISIO il Festival cresce come piattaforma internazionale di confronto e produzione delle immagini in movimentoLa visione prosegue online fino al 27 novembre.

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È stato un successo legato al grande ritorno del pubblico in sala quello della 15a edizione de lo Schermo dell’arte. Il Festival di cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi si è svolto dal 16 al 20 novembre a Firenze presso il Cinema La Compagnia, CANGO Cantieri Goldonetta, Accademia di Belle Arti e Palazzo Strozzi, mentre prosegue fino al 27 novembre la programmazione in streaming sulla piattaforma “Più Compagnia” in collaborazione con MYmovies.

Dall’opening night con Insurrection di Andres Serrano alla closing night con Self-Portrait As A Coffee Pot di William Kentridge, passando per la rassegna dedicata a Rosa Barba, dai film d’artista che affrontano temi politici, sociali e ambientali alle opere più intime, dagli utilizzi più sperimentali del video ai documentari sulle vite di grandi artisti, fino alle occasioni di incontro offerte dai Festival Talks: non c’è stato appuntamento di questa edizione che non abbia registrato il tutto esaurito, mostrando un pubblico appassionato, composto da tantissimi giovani che grazie al contributo di Gucci, main sponsor dello Schermo dell’arte, quest’anno hanno potuto usufruire dell’ingresso gratuito riservato agli under 30.

 Sono stati in totale 6.000 gli spettatori di una edizione che ha presentato in 5 giorni oltre 30 anteprime italiane ed europee, con film di 21 autori selezionati nel panorama internazionale di cinema d’artista e dei documentari sull’arte contemporanea, con produzioni da tutta Europa, Stati Uniti e Medio Oriente.

Il Focus su Rosa Barba ha approfondito il lavoro dell’artista internazionale nota per le sue sculture cinematografiche che esplorano la relazione tra uomo e paesaggio e si espandono nello spazio, come l’opera “Inside the Outset: Evoking a Space of Passage” (2021) esposta presso CANGO Cantieri Goldonetta durante tutte le giornate del Festival, mentre il programma ha offerto una rassegna di 5 film dell’artista e la sua conversazione con Roberta Tenconi (Pirelli HangarBicocca) presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Sono stati a Firenze per presentare i loro film e incontrare gli spettatori anche Andres Serrano, Juul Hondius, Mitra Farahani, Maurizio Sazio e Clementina Ricci, Assaf Gruber, protagonista anche di una lecture presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz, Éric Baudelaire con il rapper Oxmo Puccino, Giorgio Andreotta Calò e Gerard Ortín Castellví. Molti anche i curatori e membri di istituzioni internazionali presenti al Festival tra cui Sophie Cavoulacos, Andrea Lissoni, Valentine Umansky, Erika Balsom, Beatrice Bulgari, Hans Ulrich Obrist, Henriette Bretton Meyer, Etienne Bernard, Alessandro Rabottini, Stefano Collicelli Cagol.

Jérémie Danon, Aziz Hazara, Paul Heintz, Simon Liu, Randa Maroufi, Maryam Tafakory, Yuyan Wang e Gerard Ortín Castellví, ospite di entrambe le sezioni del Festival, sono gli 8 artisti selezionati da VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi che da undici anni accompagna Lo schermo dell’arte, investendo sulla ricerca degli artisti under 35 che lavorano con le immagini in movimento a livello europeo. Il Festival ha offerto loro sia una piattaforma digitale in cui mostrare il proprio lavoro (un’opera di ciascun artista si può vedere in streaming su MYmovies fino al 27 novembre) che una fisica in cui confrontarsi, tra mentoring session, tavole rotonde e incontri individuali con curatori, istituzioni, produttori e altri artisti internazionali. La novità di quest’anno è il VISIO Production Fund, il nuovo fondo di produzione del valore di 40.000 euro che sarà distribuito tra 4 degli artisti partecipanti per la produzione di un nuovo lavoro, grazie al rafforzamento di un network di partner composto da Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato), Fondazione In Between Art Film (Roma), FRAC Bretagne (Rennes) e Seven Gravity Collection (Milano).

 Oltre alla visione dei film in sala, i Festival Talks hanno offerto ulteriori chiavi di lettura per tracciare direzioni attuali e future dell’incontro tra arte e cinema, tra dimensione fisica e digitale. La conferenza Abitare il film. Il cinema e le XR immersive, presso il Cinema La Compagnia, ha indagato le sperimentazioni e le potenzialità delle extended reality (VR, AR, MR), con Andrea Pinotti del progetto di ricerca An-icon dell’Università degli Studi di Milano e Paola Valentini dell’Università degli studi di Firenze.

Ha allargato l’analisi alle intersezioni tra lo spazio digitale, quello espositivo e quello del cinema, il panel internazionale promosso, nell’ambito del programma di VISIO, presso l’Altana di Palazzo Strozzi, Curating the Immaterial: Moving Images Between Physical and Digital Space, con Sophie Cavoulacos (MoMa), Andrea Lissoni (Haus der Kunst Monaco), Valentine Umansky (Tate Modern), moderati da Erika Balsom (King’s College di Londra).

A fare da sfondo la capacità del video di essere una lente attraverso cui guardare le trasformazioni delle forme di produzione, esposizione e fruizione delle opere d’arte, processi di cambiamento che sono propri della continua evoluzione dei linguaggi artistici ma che sono stati anche influenzati e amplificati dalla fase della pandemia, e che oggi le immagini in movimento assorbono, traducono in nuove esperienze del pubblico e connettono con le urgenze più attuali, come l’identità, il genere, i fenomeni migratori, le questioni climatiche e ambientali.

Questo scenario in trasformazione sarà raccontato nel libro dedicato ai dieci anni di VISIO, la cui uscita è prevista per l’inizio del 2023, in attesa di conoscere i nuovi autori e le nuove opere che accenderanno la futura 16a edizione dello Schermo dell’arte

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