Casa Botticelli ospiterà dal 3 al 17 dicembre TERNURA. Omaggio a Gabriela Mistral di Daniela Meza Sigala, l’ultima mostra del 2023 del progetto di CAMERE CON VISTA > sull’arte a cura di Eleonora Botticelli e Ester Di Leo, in cui artiste contemporanee sono state invitate a confrontarsi con la grande storia racchiusa tra le sue mura.
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La mostra TERNURA sarà ospitata nelle stanze di Casa Botticelli che furono per anni la dimora della celebre poetessa britannica Elizabeth Barrett e del marito lo scrittore Robert Browning. Insieme trasformarono la loro residenza in un vero e proprio salotto culturale, che attrasse celebri visitatori tra cui Margaret Fuller e Nathaniel Hawthorne, una consuetudine di incontri e di scambi che CAMERE CON VISTA > sull’arte intende riproporre. Ed è proprio sulle orme di Elizabeth, che sfidò i ruoli tradizionali delle donne dell’età vittoriana, che il progetto è nato dando particolare spazio a mostre di artiste donne, che ancora troppo spesso vengono escluse o trascurate dal canone culturale internazionale: le prime due, che si sono tenute nei mesi scorsi, sono state dedicate alle fotografie di Lucia Damerino e alle tele ricamate di Muia Parapini ed ora apre alla pittura di Daniela Meza Sigala con TERNURA. Omaggio a Gabriela Mistral. Quello che accomuna le tre artiste non è la tecnica o i linguaggi espressivi utilizzati ma è la comune esperienza della città e uno stretto reticolo di rapporti interpersonali che sono da sempre alla base dell’ambiente culturale fiorentino.
La pittrice cilena Daniela Meza Sigala celebra nella mostra TERNURA. Omaggio a Gabriela Mistral, fino al 17 dicembre a Casa Botticelli, lo stretto legame con la propria terra: il Cile. A guidarla nella riscoperta dei colori e delle emozioni dell’infanzia sono i versi della connazionale Gabriela Mistral, premio Nobel per la letteratura nel 1945. Le raccolte poetiche della sovversiva scrittrice, icona femminista e autrice di composizioni per bambini, Desolacion, (1922), Ternura (1924) – da qui il titolo della mostra – , Tala (1938), imparate sui banchi di scuola, costituiscono la prolifica messe di spunti che ispira le invenzioni legate ai temi della natura, della terra, dell’amore e della felicità, che l’artista declina in un universo saturo di colori, dove il blu del pacifico fa da sfondo alla pianta del lino, mentre il giallo ocra dell’estate volge al rosso del deserto. Un colore emozionale accompagna il volgere delle stagioni contribuendo a restituire le dense immagini evocate sulla pagina, la passione per l’insegnamento, il desiderio di fratellanza universale, l’amore per una natura primordiale.
Le solitarie e inconfondibili figure femminili di Daniela, dall’aria trasognata, hanno una autonoma dimensione esistenziale. Sono donne universali affrancate dai canoni e dalle gerarchie patriarcali, nelle quali si riflette la dimensione onirica dell’infanzia. Sono donne ricercate ed eleganti, che amano e sono amate, che inseguono i propri sogni con la freschezza dell’adolescenza. Le loro vesti sono di tessuti preziosi, con trine d’oro, e dei colori dell’arcobaleno. Dai primitivi trecenteschi toscani ereditano le loro silhouettes, mentre mutuano dai maestri della Firenze quattrocentesca le vertigini prospettiche delle loro stanze.
Daniela Meza Sigala artista Italo- cilena, nel 1991 vince una borsa di studio che le offre la possibilità d’intraprendere dei corsi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Segue i corsi di doratura, di decorazione della ceramica a Montelupo Fiorentino, di incisione e di restauro . Nel 1995 si trasferisce definitivamente nella città Toscana dove apre uno studio d’arte in Via dei Servi. L’atelier diventa presto un vivace luogo d’approdo, in cui saperi antichi e moderni creano nuove e originali sinergie. Così prendono forma le sue inconfondibili e sempre protagoniste silhouette di donne con cappelli e capigliature di rara spontaneità e immediatezza espressiva, fortemente verticalizzate sulle quali sperimenta in à plat colori forti e vibranti spesso contrapposti a campiture dorate con l’applicazione della foglia d’oro. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre collettive e personali: a Roma, a Firenze, a Parigi e in Cile. Attualmente si trovano in molte collezione private.
Casa Botticelli rispecchia l’impegno culturale che da sempre caratterizza i suoi fondatori Eleonora e Bruno Botticelli, antiquari da due generazioni, la cui ereditá antiquariale non si esprime soltanto nell’arredo della residenza ma anche nella creazione di uno spazio aperto all’arte del presente.
Casa Botticelli ha già in passato ospitato mostre tra cui il pittore Marco Fallani e le ceramiche di Marcello Fantoni oltre a un prestito della Galleria Continua di opere di Ornaghi & Prestinari.
Il nuovo progetto CAMERE CON VISTA *sull’arte si inserisce naturalmente nella dimensione artistica che fin dal principio ha definito Casa Botticelli..