Prosegue il ricco programma estivo di pittura, fotografia, scultura e incontri della Galleria Susanna Orlando di Pietrasanta. Dopo la mostra di fotografie di Florence Di Benedetto, il secondo appuntamento è dedicato alla scultura con la mostra Girolamo Ciulla. Respiri oltre il tempo: L’amuri è comu u ventu, nun si po vìdiri ma si po sentiri, a cura di Antonio D’amico.
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“Sono felice di aver ricevuto l’invito da parte di Susanna Orlando, donna della quale mi ha sempre colpito il sorriso e la gentilezza, caratteristiche rare nella società attuale, doti che mi riportano alla bellezza e all’eternità dell’arte di cui ho conosciuto la forte valenza nel rapporto che mi ha legato a Girolamo Ciulla. Da siciliano, ho amato il mito raccontato con semplicità ed eleganza che Ciulla ha saputo far diventare materiale plastico e sognante. Davanti alle opere di Girolamo mi sono sempre chiesto come facesse a modellare una materia così pesante come il marmo facendola apparire così leggera e solo oggi, oltre il tempo della sua persona, capisco perché amava passeggiare in solitudine nella sua Pietrasanta e mi consigliava sempre di andare a vedere le cave di marmo dove Michelangelo estraeva il suo marmo.” - Antonio D’Amico
Alla Galleria Susanna Orlando in Via Stagio Stagi a Pietrasanta dal 22 giugno al 10 agosto si terrà la personale dal titolo Girolamo Ciulla. Respiri oltre il tempo. L’amuri è comu u ventu, nun si po vìdiri, ma si po sentiri dedicata al grande scultore siciliano, scomparso nel dicembre 2023. Pietrasanta è la sua città di adozione fin dagli anni Ottanta, e proprio qui ha realizzato tutte le sue opere eseguite nei più preziosi laboratori di scultura tra cui L’acqua di Afrodite, inaugurata nel giugno 2023, una monumentale fontana in travertino diventata meta di appassionati d’arte e collezionisti, provenienti da tutto il mondo. La fontana è entrata a far parte del Parco Internazionale di Scultura di Pietrasanta. Subito dopo è stata conferita al Maestro la cittadinanza onoraria.
Il suggestivo sottotitolo della mostra, L’amuri è comu u ventu, nun si po vìdiri, ma si po sentiri, “È uno dei significativi proverbi siciliani che incarna un antico assunto oraziano e affronta il tema della presenza–assenza in quanto, seppur l’uomo fisico non c’è più, la sua opera perdura in eterno e diventa traccia di una presenza che non ci priva della sua assenza. Così come per Orazio anche per Girolamo la sua opera non ha bisogno del commento dell’artista perché la sua opera parlerà da sé da ora e per sempre”. – scrive il curatore Antonio D’Amico, direttore del Museo Bagatti Valsecchi di Milano.
D’Amico, nato a Catania, ha già curato mostre di Ciulla e scritto testi dedicati alla sua arte.
Il progetto di questa mostra condiviso con la gallerista Susanna Orlando, è quello di continuare ad “ascoltare” le favole storiche e mitologiche di Girolamo Ciulla attraverso una selezione di opere che copre un arco temporale che va dagli anni ‘90 agli anni 2000. Il percorso si configura come un omaggio ad un ingegno creativo che non si è mai risparmiato attraverso la sua opera di far conoscere la sicilianità più vera e recondita svelando archetipi che spesso destano curiosità e meraviglia in chi si ferma a guardare.
Al Maestro Ciulla sarà dedicato anche l’incontro programmato per il 10 luglio nell’ambito di Pietrasanta Cult, rassegna estiva sul mondo dell’arte. Susanna Orlando salirà sul palco e introdurrà, con un omaggio allo scultore, l’incontro Vittorio Sgarbi racconta Michelangelo.
Girolamo Ciulla è nato a Caltanissetta nel 1952 ma fin dagli anni Ottanta viveva e lavorava a Pietrasanta, città con cui aveva un forte legame affettivo e artistico e di cui era cittadino onorario.
Amico di tutti i grandi che hanno gravitato intorno alla città della scultura in tutti questi anni, da Botero a Mitoraj, Ciulla era tuttavia come un’isola a parte inesplorata, amava passeggiare solitario in una Pietrasanta fuori stagione o passare furtivo durante la ressa estiva.
Vi ha tenuto mostre personali di particolare rilevanza: in Piazza Duomo e nella Chiesa di Sant’Agostino, per la cura critica di Beatrice Buscaroli nel 2006. Nel 2013 la mostra “Il mito come disegno della materia” a palazzo Panichi e nel 2017 “L’Artista e altri animali” alla Galleria Susanna Orlando.
Tra le importanti mostre pubbliche ricordiamo quella del 2018 nei Sassi di Matera “Le dimore del Mito” a cura di Beatrice Buscaroli. Ha esposto da Londra a Parigi, da Praga a Seoul in sedi museali e in prestigiose gallerie. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011. Ha realizzato opere monumentali per numerose piazze da Caltanissetta a Bologna a Marina di Pietrasanta.
All’estero e in Italia le sue sculture sono conservate in vari musei, tra questi il Museo Omero ad Ancona; al Museum, Osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia a Bagheria; al Museo Oya a Utsonomiya, Giappone; alla Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione Ragghianti a Lucca.
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Alberto Agazzani, Franco Basile, Anna Caterina Bellati, Massimo Bertozzi, Arnaldo Romano Brizzi, Beatrice Buscaroli, Luciano Caprile, Lucio Cabutti, Vladek Cwalinski, Mario De Micheli, Marco Di Capua, Giorgio Di Genova, Francesco Gallo, Mario Gerosa, Ferruccio Giromini, Marco Goldin, Sebastiano Grasso, Nicola Micieli, Marilena Pasquali, Alessandro Riva, Alessandro Romanini, Piercarlo Santini, Maurizio Sciaccaluga, Luigi Serravalli, Vittorio Sgarbi e Giorgio Soavi..