Inaugurata la seconda edizione di PAESAGGI CONTEMPORANEI che si terrà a Radicondoli fino al 31 agosto. Ampliata la neonata collezione di arte contemporanea con tre opere di FRANCO IONDA e una installazione di GIUSEPPINA GIORDANO.
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Si è inaugurata sabato 16 luglio, alla presenza degli artisti e delle autorità cittadine, PAESAGGI CONTEMPORANEI, il progetto di arte contemporanea e di valorizzazione del territorio a cura del Comune di Radicondoli e in collaborazione con Radicondoli Arte. Tra le vie del paese fino al 31 agosto – come parte del programma della 36a edizione del Festival di teatro – mostre e installazioni site-specific realizzate da Franco Ionda, Giuseppina Giordano, Mirio Cosottini, Paolo Fabiani. L’intento è di fare arte utilizzando il paesaggio e il contesto urbanistico non solo come soggetto ma come materia stessa dell’opera, di dare importanza alla ricerca estetica ma soprattutto ai segni dell’uomo, al suo passaggio e alla sua memoria. Si intende così affermare la cittadina che si affaccia sulle colline metallifere senesi, come luogo di produzione culturale e artistica e come spazio privilegiato per il dialogo interculturale e intergenerazionale.
Per questa seconda edizione sono state acquisite le opere “Catturare il Riflesso” realizzate con i tre segni “simbolo” di FRANCO IONDA – chiodi stelle teste – e l’installazione “Abbraccio” di GIUSEPPINA GIORDANO, esito di due anni di incontri e sogni con gli abitanti di Radicondoli e Belforte. Le quattro opere andranno ad arricchire la collezione permanente di arte contemporanea di Radicondoli
https://www.radicondoliarte.org/
OPERE IN MOSTRA
FRANCO IONDA
CATTURARE IL RIFLESSO
tre fusioni in alluminio nel centro storico e ingresso del paese
“Ho immaginato di raccontare in sintesi il mio universo attraverso i miei simboli: stelle decapitate, una raggiera di chiodi pronti alla ricostruzione per un mondo diverso e teste che possano generare pensieri e che restituiscano l’uomo alla sfera dell’umano.
Un invito ad alzare lo sguardo verso l’alto per non dimenticare che “adesso il cielo è in terra, si è rovesciato e le stelle si possono toccare“. – Franco Ionda per Radicondoli
GIUSEPPINA GIORDANO
ABBRACCIO
a cura di Culture Attive
Anfiteatro sulle mura
E’ costituita da due lastre in alluminio sagomate a forma di arco e rampicanti di parole, quelle scritte dagli abitanti di Radicondoli e Belforte durante la residenza avvenuta a Maggio 2020.
Le parole mantengono la stessa grafia usata da ciascuno degli abitanti e rimandano al momento in cui abbiamo sognato insieme un’opera per il paese. Le 2 lastre ad arco, di forma uguale, sono stampate e successivamente unite insieme e ancorate a pavimento.
La stampa dell’arco frontale è un’immagine del paesaggio che si scorge dall’anfiteatro, l’immagine scelta per il retro è uno schema a quadretti grigi e bianchi che rappresenta la trasparenza nei software di fotoritocco.
Opera realizzata insieme agli abitanti di Radicondoli e Belforte
PAOLO FABIANI
OCCITANIA 2022
Ex ospedale San Giovanni Battista
Due “Cantastorie” realizzati in poliuretano e scotch, collocati nelle due nicchie.
Porta Olla
Pittura su telo sintetico cm 230 x230 e panchina.
Sala Pacini
Installazione, materiali vari misure ambiente. Una grande montagna nera invade le due sale suggerendo il profilo di Occitania.
L’Occitania è una vasta area geografica compresa tra Alpi, Pirenei, Costa Azzurra e Atlantico Francese, identificabile soltanto con criteri socio-linguistici. I Trovatori nascono in Occitania e attraverso la metrica della romanza furono i primi a scrivere in una lingua diversa dal latino, la lingua occitana, detta anche lingua d’oc. Il tema centrale delle romanze era l’esaltazione della donna alla quale si sono ispirati i poeti siciliani poi il Dolce Stil Novo e Dante. Sempre in questo contesto di evidenziare una free zone s’inserisce la pittura a “soffio”, creata cioè spingendo il colore con la pressione dell’aria su di un supporto orizzontale. L’arte innesca nuove dinamiche antropiche e il dinamismo vitale. L’idea di Occitania è l’individuazione in un contesto territoriale, villaggio, città, area, quali zone franche dove vigono libertà, bellezza e dialogo.
OCCITANIA è il titolo di tutto il lavoro per Radicondoli che consiste di tre installazioni e una performance.
MIRIO COSOTTINI
mostra disegni DETTAGLI
Scuderie
“Sono musicista, mi occupo di improvvisazione musicale e di filosofia della musica. Disegno per passione, nel tratto riporto la mia ricerca filosofica e musicale. Ci sono volti che destano il mio interesse, dal vero, in foto, sul web; li disegno partendo da un dettaglio finché i segni diventano forme, appena in tempo per mostrare lo scarto fra totalità e compiutezza. In questa differenza lascio aperta la porta all’immaginazione.
Prima m’innamoro di un volto, di uno sguardo, di una guancia, di una ruga, di ciò che il volto cela, del silenzio che nasconde, della reazione che suscita negli altri. Nessun progetto precede la mia intenzione di avvicinarmi al disegno. Allora prendo la penna e traccio ciò che vedo, la proiezione di luce, ombra, forma e colore; essa si condensa in un tratto che, capisco, ha la sua natura nella qualità del mio gesto pittorico, e che diventa autonomo, essenziale. Quel segno che pare uno scarabocchio, è carico d’immaginazione, insieme agli altri segni lascia intendere una forma, un’espressione, un’emozione. A un certo punto smetto di disegnare, ma non prendo questa decisione, piuttosto il disegno cessa, d’altra parte la mia non è una composizione, è un germinare e prendere corpo, processo che non ha un compimento, e proprio per questo muore senza una ragione.
Quella che lascio è l’estensione del tempo presente nel quale sono passato, disegnando. In questo afferrare il tempo del disegno e poi lasciarlo andare è l’andamento piacevole del disegnare.” – Mirio Cosottini
Durante la visita si potranno inoltre vedere le opere permanenti della collezione di arte contemporanea di Radicondoli acquisite nella prima edizione di PAESAGGI CONTEMPORANEI
ex lavatoi
Antonello Ghezzi vedere me in te
Agriturismo Le Canterie
Moussa Traore Preghiera
BIO
Franco Ionda è nato nel 1946 a Firenze, dove tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento frequenta l’Accademia di Belle Arti. Dopo un breve periodo figurativo, approda a un linguaggio astratto, lirico-espressionista, che successivamente si concentra su strutture geometriche in metallo e superfici lavorate con diverse tecniche e materiali. Dagli anni Ottanta in poi Ionda espone le sue opere in numerose mostre in Italia e all’estero (Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Finlandia, Russia, Argentina, India, Corea del Sud e Francia). In occasione dell’VIII Mostra Internazionale di Architettura del 2002, viene presentato un concept abitativo dedicato all’artista (Buonasera Signor Ionda). Nell’autunno del 2021 ha tenuto la mostra “Smarriti” organizzata dalla Galleria degli Uffizi tenutasi a Palazzo Pitti.
Giuseppina Giordano (Mazara del Vallo, 1987) è un’artista interdipendente. La sua pratica non ha centro, si nutre di trasformazioni. Vive ovunque si trovi il suo corpo. Espone in Italia e all’estero, tra le mostre: BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo e Please, teach me the language of a rose, mostra personale al Taubman Museum of Art, Roanoke, USA. È tra i vincitori di Cantica21, progetto di committenza pubblica sostenuto da MiC e MAECI, con l’opera inedita Corolla Sketches, destinata al Museo Santa Maria della Scala, Collezione Museo d’arte per bambini, Siena. Nel 2021 partecipa alla II edizione di Una Boccata d’arte, progetto realizzato da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua. È la creatrice di #10cents – ART AT THE SUPERMARKET, progetto di arte e filantropia, con il quale nel 2021 è stata selezionata da Bocconi SDA e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore per IMPACT YOUR TALENT percorso di sviluppo e sostegno all’ imprenditoria a impatto sociale.
Mirio Cosottini trombettista, compone per il teatro, la danza, la radio e la televisione. Fondatore del gruppo di ricerca Timet nel 1993 e fondatore insieme al fagottista Alessio Pisani del GRIM (Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale). Ha all’attivo numerose collaborazioni con musicisti nazionali e internazionali, sia provenienti dalla musica classica, contemporanea e jazz. “Sono musicista, mi occupo di improvvisazione musicale e di filosofia della musica. Disegno per passione, nel tratto riporto la mia ricerca filosofica e musicale. Ho realizzato alcune mostre, disegni di copertina di varie pubblicazioni, illustrazioni per produzioni musicali e ritrattistica su commissione.”
Paolo Fabiani, nasce nel 1962 a Montevarchi. Dal 1990 riceve molti inviti a realizzare mostre in gallerie e istituzioni prestigiose: Fabio Sargentini per la mostra Maledetti toscani a cura di Maria Luisa Frisa e Alberto Boatto; Achille Bonito Oliva alle Orestiadi diGibellinae Luciano Pistoi alla rassegna di arte contemporanea da lui organizzata nel borgo di Volpaia. Negli anni successivi viene invitato alla XII Quadriennale di Roma, realizza a Siena un’installazione per il Museo Civico e partecipa alla mostra BU! al Centro per l’arte contemporanea Palazzo delle Papesse; a Firenze partecipa a WI-Working – Insider a cura di Sergio Risaliti. Nel 2015 fonda con sua moglie Rossella, HYmmo Art Lab, uno spazio per l’arte contemporanea, in relazione al proprio territorio, modulandosi ai temi fondanti dell’esistenza umana. Dal 2016 HYmmo Art Lab cura l’ideazione di Stand Up For Africa, arte contemporanea per i diritti umani, a cura di Pietro Gaglianò. Nel 2017 Fabio Sargentini lo invita a Scorribanda, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Del 2022 la sua ultima personale alla galleria ME Vannucci di Pistoia a cura di Pietro Gaglianò.