In anteprima il lavoro del giovane fotografo marocchino Tabit Rida, 25 anni, nome emergente della fotografia dal Middle East. //
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Progetto e mostra a cura del fotografo e artista libanese Roï Saade. Coordinamento set design di Archivio Personale.
Profilo bio
Giovane artista e fotografo marocchino, 25 anni, basato a Marrakesh, è co-fondatore di Noorseen Collective – un gruppo di quattordici giovani fotografi marocchini, nato dal desiderio di condividere la passione per la fotografia e di collaborare, sperimentare e coltivare i loro talenti – la prima mostra del collettivo è appena andata in scena a Parigi alla Fondation Maison du Maroc. Il lavoro di Rida spazia dalla street photography alla fotografia documentaria, utilizzando i supporti più vari, dallo smartphone alle fotocamere analogiche. Il suo obiettivo è incoraggiare le persone a osservare il mondo che li circonda più da vicino, con una prospettiva nuova, per trovare un’ulteriore dimensione di appagamento estetico e di sguardo sociale. I suoi progetti sono sempre ispirati da mie esperienze personali. Nel suo primo progetto “Marrakech Diary”, ha cercato di documentare e scoprire storie quotidiane, portare alla luce realtà spesso trascurate della sua città natale e dello stile di vita della sua gente. Dopo la Laurea in Economia e Scienze sociali nel 2020, ha iniziato a considerare la fotografia come il suo principale strumento di ricerca, per analizzare le questioni economiche e sociali della società marocchina. Come proiezione della sua esperienza personale sta lavorando al progetto “A Sacrificed Generation”, in cui esplora il fenomeno della disoccupazione tra i neolaureati durante il periodo del coronoavirus in Marocco.