Lo scorso fine settimana Vittorio Sgarbi ha visitato la mostra Lorenzo Bonechi, il colore della luce, aperta fino a sabato 6 febbraio alla galleria fiorentina Etra Studio Marcello Tommasi.
“Quando Lorenzo Bonechi riappare, così come è accaduto recentemente ad Urbino e Figline Valdarno, si sente che la sua esperienza aveva dentro di sè una quantità tale di futuro da renderlo attuale e vivo e intensamente espressivo rispetto ai valori dell’uomo.” afferma Sgarbi, che prosegue “Nel suo caso i valori dell’uomo sono filtrati attraverso l’arte che è quella che lui sente propria e contemporanea, quella degli artisti fra fine Trecento e inizio Quattrocento. Lui guarda Lorenzo Monaco, Masaccio, forse più Masolino, e li rende presenti e vivi. L’idea di una operazione di riferimento alla storia che fa intendere quanto sono contemporanei i Maestri del primo Rinascimento italiano a Firenze è un’intuizione formidabile che lui ha avuto più di qualunque altro citazionista. Quando vedi le sue opere, come i disegni esposti da Etra Studio Tommasi, che fanno pensare a una cifra stilistica assolutamente attuale, c’è un continuo rimando alla struttura mentale del Rinascimento fiorentino. Anche in riferimento alle architetture sul fondo, che sono quelle che si vedono in Paolo Uccello o Masolino, c’è una profonda coscienza di una storia che non finisce e con lui continua ad essere presente. Un omaggio di una galleria di arte contemporanea a Lorenzo Bonechi non è soltanto una commemorazione ma l’attestato di una vitalità che continua davanti a noi come se fosse ancora lui a produrre questi disegni e a far vedere l’attualità del Rinascimento”. La mostra inizia cronologicamente nel 1984 con alcuni temi giovanili cari all’Artista: le figure, il paesaggio, la spada nella roccia. Il gesto è energico e dominante e si avverte la sua maestria nel gioco di luci e ombre. Nelle opere realizzate fra il 1985 e il 1986, Bonechi utilizza un gesto più contenuto, lineare, che porta ad imprimere una maggiore staticità nella composizione e alla presenza delle figure, dai contorni più dolci. I disegni degli anni Novanta danno prova della maturità raggiunta dall’artista: costruiti con tratti contenuti e delicati, sono un frutto raffinato della sua serena riflessione e di una mano maestra in grado di fare nascere la bellezza trasferita da una matita su un semplice foglio di carta. Dalle tempere, quelle in esposizione sono del 1987, emerge l’influenza sulla pittura di Lorenzo Bonechi dell’arte bizantina e toscana del Trecento e la capacità dell’artista di interpretarle in chiave contemporanea, senza perdere niente della spiritualità e del carattere sacro dei vecchi maestri. Lorenzo Bonechi usa la sua intelligenza pittorica per aggiornare le vecchie categorie dell’arte ai concetti universali contemporanei, in lui la Storia dell’Arte Antica è patrimonio dell’Umanità dei nostri giorni. La mostra è realizzata con la collaborazione dell’Archivio Lorenzo Bonechi di Castelfranco di Sopra. Lorenzo Bonechi (1955 – 1994) è nato a Figline Valdarno. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, il suo esordio pubblico è nel 1979 al Palazzo pretorio di Figline, dove espone lavori di pittura e grafica. A partire dal 1982 partecipa a numerose mostre collettive in spazi pubblici e privati, tra cui la Tate Gallery di Londra, il National Museum of Modern Art di Tokyo, l’Hirshhorn Museum di Washington D.C. e il National Museum of Art di Osaka. Nel 1985 esordisce con la sua prima mostra personale alla Galleria Carini di Firenze, allestita in seguito anche alla Fabian Carlsson Gallery di Londra e alla Sharpe Gallery di New York. È scomparso improvvisamente nel novembre 1994, qualche mese prima dell’inizio della 46a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a cui era stato invitato a partecipare. Molte retrospettive gli sono state dedicate in Italia, tra cui la mostra Lorenzo Bonechi 1955-1994 Pittore di Luce del 2004 a Palazzo Strozzi a Firenze, Lorenzo Bonechi. Viaggio terrestre e celeste del 2013 al Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo, Lorenzo Bonechi. L’attesa contemplativa nel 2014 al Palazzo Ducale di Urbino, ma anche all’estero, come l’esposizione di grafiche Lorenzo Bonechi. Els Gravats nel 2007 al Museo di Belle Arti di Valencia. I suoi lavori si trovano nei più importanti musei internazionali, il National Museum of Modern Art di Tokio, la Tate Gallery di Londra, il Philadelphia Museum of Art, il Museo degli Uffizi di Firenze e in importanti collezioni private nel mondo. Nel 2014 Francesca Sacchi Tommasi ha trasformato lo Studio del nonno Marcello Tommasi, già laboratorio di Benvenuto Cellini, in uno spazio per la libera espressione di pittori e scultori contemporanei e il recupero della grande tradizione dell’arte figurativa. Ma anche un luogo d’incontro dove periodicamente si tengono concerti, presentazioni e laboratori. Lorenzo Bonechi, il colore della luce Etra Studio Tommasi
A lungo il critico d’arte si è fermato ad ammirare le 22 opere esposte, tra tempere, disegni, sculture in bronzo e litografie, dell’Artista attivo tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, che con un linguaggio raffinato restituiscono in chiave contemporanea le qualità formali dei maestri dell’arte Bizantina e Gotica. Leggi tutto
In ogni momento dell’anno è, inoltre, visitabile la Collezione permanente dell’atelier, con sculture, gessi, dipinti e disegni di Marcello Tommasi e Leone Tommasi.
18 dicembre 2015 – 6 febbraio 2016
Ingresso libero
orario da martedì a sabato dalle ore 15 alle 20
www.lorenzobonechi.info
via della Pergola, 57
T +39 055 5391302 / 348 2812340
info@etraeventsfirenze.it
www.etraeventsfirenze.it