Lo schermo dell’arte Film Festival presenta la prima edizione di VISIO – Residency Program, progetto di residenza a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica. Il programma è reso possibile grazie al generoso sostegno del Ristorante Alle Murate e di Domenico Montano, imprenditore appassionato di arti visive.
L’artista scelto per questa prima edizione del programma è Jean-Baptiste Maitre (Francia, 1978) selezionato da una shortlist di sei partecipanti alle precedenti edizioni del Workshop VISIO. Maitre sta realizzando in questi giorni, con un budget di produzione di 2000 euro, un’opera site-specific per il Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai. Il Palazzo, dopo un attento restauro, è oggi sia un Museo sia la “casa” del Ristorante Alle Murate e l’opera sarà visibile al pubblico per un mese. L’artista ha deciso di lavorare sugli affreschi del XIV secolo del Palazzo e in particolare su quello che occupa la volta centrale: una magnifica rappresentazione circolare della Firenze medievale. Ispirandosi all’affresco realizzerà un dipinto, con una struttura basata sulle pellicole 35mm, che sarà poi filmato e tradotto in un video. Questo progetto è per Domenico Montano la naturale evoluzione di un percorso cominciato oltre un anno fa con Giulia Reali, creative director e brand curator di almagreal. Insieme hanno sviluppato una serie d’interventi sulla vetrina d’ingresso di Alle Murate e la pubblicazione a cadenza trimestrale del magazine FoodLust, che esplora e racconta il cibo nelle sue contaminazioni tra arte, cinema, teatro, letteratura. Grazie alla loro visione il Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai e il Ristorante Alle Murate si candida ad essere uno dei luoghi di produzione del contemporaneo a Firenze. Si ringrazia infine anche Institut français Firenze per il generoso sostegno per il progetto. Jean-Baptiste Maitre (Francia, 1978) è attivo tra Parigi e Amsterdam e sviluppa il proprio lavoro attraverso relazioni tra pittura, cinema e scultura, al fine di reinventare il modo in cui il pubblico accede alle informazioni. La sua recente produzione costituisce il tentativo di creare un cinema meditativo sugli eventi pubblici dei primi del XXI secolo, che si ispira alla logica del congelamento dei fotogrammi del regista degli anni Sessanta Paul Sharit e all’estetica di Len Lye, regista degli anni ’40. I suoi pattern astratti sono creati attraverso composizioni di pennellate casuali o ispirati alle ruote degli ingranaggi industriali (Chevron Patterns) e alla rappresentazione dei cerchi nella cultura buddista. VISIO – Residency Program – prima edizioneLeggi tutto
Tra le sue mostre recenti: It ain’t whatcha write, it’s the way atcha write it, Manifesta Foundation, Amsterdam; CODEX, Wattis Institute for contemporary Arts, San Francisco; Stripe Paintings, La Salle De Bain art center, Lione; This is what I meant, P/////AKT di Amsterdam; Post-Sculpture con Bruce McClean, Galerie 1m3 di Losanna.
Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai – via del Proconsolo 16/r
12 novembre – 12 dicembre 2014
orario 12.00 – 15.00 / 17.00 – 23.30
